
Non complessa, o particolarmente problematica, la vendemmia 2023 sarà ricordata come insolita e con una forbice talmente ampia da includere gli estremi. All’inverno, nei fatti regolare, è seguita una primavera siccitosa, giugno incluso, e un’estate calda e piovosa che è perdurata per tutto agosto. Acqua e calore hanno accresciuto il rischio di attacchi patogeni costringendo i viticoltori ad un meticoloso lavoro in vigna, soprattutto per evitare marciumi in raccolta.
La vendemmia è, quindi, iniziata prima del previsto con una durata complessiva di lavoro insolitamente breve. Il clima stabile e mite di settembre – e in generale dell’autunno – ha, fortunatamente, convinto gli esperti a ritenere questa vendemmia di ottima qualità, in particolare per le varietà tardive come il Riesling. La maturazione nelle ultime settimane è stata progressiva e incredibilmente rapida. In Assia renana, nel Palatinato e nel Baden la vendemmia si è conclusa entro il mese di settembre. Invece, per il Riesling si è concentrata tra la seconda e la terza settimana di ottobre. Fondamentale il lavoro di selezione. Nella media, ottima la struttura e la acidità, soprattutto nelle vigne vecchie allevate con il metodo tradizionale ad alberello (singolo palo). Alcuni viticoltori hanno descritto questa vendemmia come la più veloce che abbiano mai sperimentato.
FP
